Il progetto si è sviluppato dal 2009 al 2014 con l'obiettivo di facilitare la costruzione di relazioni nelle classi e la partecipazione delle famiglie alla
vita scolastica.
Le azioni programmate hanno sostenuto e orientato docenti e genitori verso la gestione della comunicazione in classe e in famiglia
Con i docenti si è operato anche per migliorare le competenze in ambito multiculturale fornendo orientamento e strumenti di didattica interculturale
Le competenze acquisite sono state sostenute con consulenza alla progettazione e laboratori di didattica integrativa nelle classi
Si è poi avviato un percorso partecipativo tra docenti e genitori
Sono stati coinvolti Istituti scolastici di ogni grado a: Cento, Renazzo, Bevilacqua, Corporeno, Vigarano Mainarda, Bondeno, Sant'Agostino, Poggio
Renatico
Dal 2004 si sono condotti interventi formativi per medici e personale ospdaliero. In particolare si sono svolti presso la AUSL di Modena (distretti di Castelfranco Emilia e Vignola) e Faenza. I temi sono legati alle principali differenze culturali che possono portare ad impasse comunicativo quali : diverso concetto di famiglia ed educazione, diverse costruzioni del sistema di parentela, diverse concezioni della comunicazione in base all'età etc etc
Sono percorsi di formazione
od orientamento tenuti nel corso degli anni presso Centri Famiglie, Scuole, Comunità etc Sono rivolti a genitori, docenti, educatori e ogni figura in genere che abbia a
che fare col tema della relazione che ha nella comunicazione il suo cuore centrale . Il dialogo permette di acquisire l'esperienza dagli altri e di comunicare
la nostra.
Il progetto è iniziato nel 2013 con l'obiettivo di facilitare processi relazionali sul territorio promuovendo nuclei di comunità e senso di appartenenza .
Ha sviluppato azioni formative e socializzanti per supportare un percorso di autonomia gestionale dei processi innescati e delle risorse attivate.
Sono stati coinvolti docenti, genitori e ragazzi/e di Castelnovo Monti, Felina, Villa Minozzo, Toano, Casina, Carpineti.
L'incarico è terminato nel 2018
Nel 1996 Claudio Cernesi è stato docente
alla Università Orientale di Napoli nel corso di Mediazione Interculturale.
Dal 2001 ha ricoperto il ruolo di docente di Sociologia delle relazioni interculturali presso l'Università di Modena UNIMORE.
Dal 2008 al 2011 Claudio Cernesi è stato docente nel Master di Cooperazione Internazionale in Etica e relazione d'aiuto nella cooperazione internazionale
Dal 2006 è stato docente nel Corso di Cooperazione internazionale del Comune di Modena e UNIMORE
Nel 2014 e 2015 è stato docente presso University Studies Abroad Consortium (USAC) Università USA sede di Reggio Emilia
La Casamance è la regione di confine tra Senegal e Guinea Bissau.
Dalla fine degli anni "90 furono attivate varie collaborazioni con Associazioni di base, scuole, villaggi sostenendone le attività realizzative e mettendole in rete con un circuito di turismo responsabile
Il turismo responsabile punta a sviluppare una maggior attenzione all'interazione tra turisti e comunità ospitanti per favorire il rispetto delle diversità culturali riducendo al minimo i danni dell'impatto socioculturale ed ambientale prodotto dai flussi turistici.
Hanno effettuato i viaggi circa 200 persone mentre hanno effettuato gli stage studenti di UNIMORE e del Corso Cooperazione Internazionale.
Vai qui per la presentazione del viaggio
Ogni anno si tengono Corsi di formazione per docenti di differenti ordini di scuola.
Attualmente ad Alba, Castelfranco Emilia, Pavullo nel Frignano.
I corsi aumentano la consapevolezza verso il processo di costruzione dell’identità nei giovani migranti per facilitare una maggiore dimensione empatica
Rendono relativo l’approccio che ogni cultura ha coi temi connessi a educazione, rapporti generazionali, rappresentazione sociali ecc.
Orientano rispetto a percorsi di carattere interculturale e presentano esempi di buone pratiche.
Dal 1988 si conducono progetti di educazione interculturale nelle scuole che comprendono formazione docenti e incontri nelle classi (dalle primarie alle secondarie superiori) in svariate regioni italiane.
A Dioll Kadd (o Dioll Ndiaye) nella regione di Thies (Senegal centrale) nacque un progetto di cooperazione e nacque dallo scambio di storie in Senegal e in Italia.
Nacque col sogno di Mandiaye Ndiaye in cui il nonno gli chiedeva di riportare l'acqua al villaggio sparita con la siccità. Dalla condivisione di quel sogno iniziò la collaborazione per costruire un nuovo pozzo supportati anche dal Centro di Educazione alla Mondialità (CEM). L'acqua ritornò e generò nuova vita, nacque l'associazione Takku Ligey e il progetto delle tre T (Terra, Teatro, Turismo). La prima realizzazione furono le capanne e il foyer per ospitare visitatori in un ottica di turismo di comunità. Poi nacque il gruppo teatrale poi fu acquisito il terreno per la coltivazione di orti. Gianni Celati nel suo libro descrive la vita al villaggio e tracce di questa storia